Bugiardo patologico e bugiardo compulsivo: la Sindrome di Pinocchio

bugiardo patologico - un uomo con le dita incrociate

Bugiardo patologico e bugiardo compulsivo: la Sindrome di Pinocchio

Il bugiardo patologico: a chiunque può capitare di imbattersi in grandi bugiardi, siano essi partner, amici, colleghi di lavoro o compagni di scuola. Non tutte le bugie però sono uguali. C’è chi mente solo occasionalmente e con finalità benevole e protettive (le cosiddette “bugie bianche”) e chi invece lo fa d’abitudine, per preservare la propria immagine davanti a se stesso o agli altri, o per ottenere vantaggi personali più o meno marcati.

La tendenza a dire bugie, o a non disvelare certe parti di sé, appartiene a tutti noi ed a volte può essere d’aiuto. Altre volte diventa una mistificazione patologica della realtà. Tale comportamento ha un nome: la pseudologia fantastica o disturbo della menzogna patologica.

Chi è il bugiardo patologico

Il bugiardo patologico è una persona che ha l’abitudine di mentire in modo continuo e sistematico. Questa condizione può rappresentare un difetto di carattere, ma anche un disturbo psicologico reale e grave, a seconda di quanto il comportamento è pervasivo e invalidante per sé e per gli altri: la tendenza a mentire può essere così forte da diventare una vera e propria patologia, che può causare problemi nella vita quotidiana, soprattutto in quella relazionale.

Psicologia della Sindrome di Pinocchio

Il bugiardo compulsivo rimane generalmente insensibile agli effetti che la bugia può esercitare su coloro che lo circondano, se ne disinteressa e anzi cerca attivamente tali effetti.

Può arrivare a fare di tutto pur di mantenere la sua immagine idealizzata: può mentire ai propri cari, al lavoro o persino alle autorità.

La bugia è egosintonica ed affonda le sue radici nella personalità del soggetto, per tale ragione difficilmente tale comportamento è percepito come un sintomo problematico. Spesso si tratta di individui egocentrati e scarsamente o per nulla empatici, con un deficit nella capacità di sintonizzazione affettiva.

Talvolta, la persona può perseverare in questo comportamento senza rendersene davvero conto, o convincersi che le proprie bugie siano vere.

Come riconoscere un bugiardo: come capire se una persona mente

Spesso chi mente intenzionalmente riesce a farlo in modo consapevole e finalizzato e non è semplice accorgersene dall’esterno. Spesso le bugie sono molto convincenti e possono sembrare veritiere.

Ci sono indicatori fisiologici come la dilatazione pupillare o le alterazioni del battito cardiaco che consentirebbero di distinguere una persona sincera da un bugiardo, ma in primis non sempre sono misurazioni attendibili e poi, normalmente, non abbiamo a disposizione una macchina della verità.

Più accessibili sono altri segnali comportamentali dell’interlocutore come espressioni facciali e i gesti: l’abbassare lo sguardo, il toccarsi nervosamente il viso o i capelli o l’essere evasivo nelle risposte, e segni di nervosismo e irritabilità soprattutto quando gli si chiedono ulteriori informazioni di “verifica”.

La reazione ai primi dubbi sulla persona spesso è quella di verificare la storia raccontata dal bugiardo, tramite fonti esterne. Ad esempio controllare l’orario degli eventi o parlare con altre persone coinvolte nella vicenda.

Sintomi

I bugiardi cronici mentono solo “apparentemente” senza motivo. Le menzogne sono spesso così elaborate, dettagliate e costruite con tale cura da poter facilmente ingannare gli altri. Tuttavia, dopo un po’ di tempo, le storie iniziano inevitabilmente a cadere sotto il peso delle contraddizioni o della mancanza di prove.

Le narrazioni possono essere piene di incongruenze e contraddizioni, ad esempio:

  • cambiamenti nella sequenza degli eventi o nella descrizione dei personaggi coinvolti;
  • inventare storie elaborate, spesso con dettagli incredibili e fantasiosi; raccontare vicende incredibili o poco plausibili, cercando di ottenere l’attenzione e l’ammirazione degli altri;
  • esagerare o inventare dettagli per rendere le storie più interessanti;
  • mancanza di coerenza nelle storie (poiché mentono continuamente, possono dimenticare quali dettagli hanno raccontato in passato e contraddirsi da una volta all’altra);
  • evitare di parlare di se stessi in modo sincero e aperto, cercando invece di mantenere un certo grado di mistero intorno alla propria vita;
  • la persona può anche mostrare segni di depressione, ansia o altri disturbi psicologici.

 

Bugiardo patologico cause: come si diventa bugiardi compulsivi?

Le cause del disturbo vanno sempre legate alla storia del soggetto che va valutata di caso in caso: si ipotizza che possano essere legate a traumi dell’infanzia e a difficoltà relazionali o nell’attaccamento, e a problemi nell’autostima.

I bugiardi compulsivi spesso presentano un’alta vulnerabilità emotiva e un profondo senso di inferiorità, che cercano di colmare con la finzione e l’invenzione di storie sempre più incredibili (come faceva il Barone di Münchhausen, il celebre nobile tedesco che raccontava storie fantasiose sulle sue imprese eroiche per attirare l’attenzione e la simpatia degli altri). Il bisogno di attenzione e di approvazione può essere quindi talmente forte da spingere la persona a mentire costantemente.

Spesso hanno avuto esperienze negative nella loro infanzia, come la trascuratezza emotiva o esperienze di abbandono. Queste esperienze negative o traumatiche possono avere effetti importanti sulla formazione della personalità e sulla capacità di relazionarsi con gli altri.

Bugiardo patologico e narcisismo

I bugiardi patologici possono avere dei tratti di personalità narcisistici. Alcune persone che soffrono di questo disturbo presentano anche caratteristiche tipiche del narcisismo, come:

  • l’insicurezza;
  • l’eccessiva preoccupazione per sé stessi;
  • la mancanza di empatia verso gli altri e assenza di rimorso per le proprie azioni;
  • la ricerca costante di attenzione e di gratificazione;
  • difficoltà a gestire le emozioni e a stabilire relazioni sane ed equilibrate con gli altri;
  • difficoltà a creare legami duraturi, stabili e intimi con le persone;
  • un atteggiamento manipolativo, utilizzando le bugie per ottenere rifornimento dagli altri.

 

Queste problematiche possono portare alla necessità di creare una vita immaginaria per sentirsi accettati dal mondo esterno (e interno). Il bugiardo patologico utilizza le proprie menzogne per creare una falsa immagine di sé stesso e per ottenere ciò che desidera.

Per diagnosticare il disturbo, è ovviamente necessaria una valutazione psicologica completa e differenziale da parte di un professionista qualificato.

Bugiardo patologico e amore

Quando si parla di amore e di relazioni sentimentali, la situazione può diventare ancora più complicata. Infatti, l’amore richiede sincerità e trasparenza, due elementi fondamentali che spesso mancano a chi soffre di questo tipo di comportamento.

Il bugiardo patologico tende a mentire per nascondere i propri difetti o per ottenere l’approvazione degli altri. In amore, questo comportamento può manifestarsi in diversi modi: ad esempio, il soggetto potrebbe inventare storie sul proprio passato o sulle proprie esperienze sentimentali per apparire più interessante o attraente.

Inoltre, può nascondere i propri sentimenti o a manipolare quelli degli altri per ottenere che la persona si leghi a lui. Questo atteggiamento crea inevitabilmente problemi nella relazione di coppia (per esempio, una dipendenza affettiva) e può portare alla rottura del rapporto, che talvolta è inevitabile e addirittura salvifica per il/la partner.

Chi ha a che fare con un bugiardo patologico in amore deve essere consapevole della situazione e deve poter salvaguardare il proprio benessere psicologico e la propria felicità.

È importante soprattutto distinguere se il partner usa la bugia in modo fraudolento e manipolatorio o se è “solo” espressione di un disagio e di una difficoltà che non abbia intenzionalità nocive per il partner o la relazione.

In conclusione, questa problematica può rappresentare un ostacolo significativo nella vita amorosa.

Come difendersi da un bugiardo patologico

In una relazione è abbastanza frequente difendersi cercando di “non vedere” o negare gli aspetti negativi ed i difetti del partner. È importante quindi cercare di rimanere lucidi nell’analizzare le situazioni e confrontarsi con persone di fiducia non altrettanto coinvolte, che possano avere una visione più imparziale della situazione.

Come convivere con un bugiardo patologico?

E’ molto difficile convivere con un bugiardo patologico ed altrettanto difficile “cambiarlo”, perché questo stile comunicativo è radicato nella sua personalità. Per chi vive accanto a un bugiardo compulsivo, il comportamento di questa persona può essere molto difficile da gestire.

I familiari del possono sentirsi frustrati e delusi dalle continue menzogne, mentre i colleghi di lavoro possono subire le conseguenze delle sue azioni poco trasparenti.

Alcuni suggerimenti per proteggere se stessi dalle conseguenze negative delle menzogne compulsive:

  • tenere presente che questo disturbo non ha nulla a che fare con la situazione o la persona coinvolta, ma è piuttosto una necessità intrinseca del bugiardo patologico: le sue bugie non vanno prese sul personale;
  • alcune persone si chiedono come poter smascherare un bugiardo compulsivo: tuttavia, è importante non entrare conflitto con la persona, non bisogna cercare di convincerla/o a dire la verità. Questo potrebbe peggiorare la situazione e far sentire il bugiardo patologico giudicato o attaccato, cosa che rappresenta proprio ciò da cui rifugge;
  • limitare le interazioni con questa persona. Ci si può proteggere non confidandosi troppo con lei/lui o non concederle troppa fiducia, cercando invece di mantenere una certa distanza emotiva e concentrandosi sulla propria vita personale.

 

Il vero lavoro va quindi fatto su se stessi, chiedendosi quanto si sia disposti a perdonare e tollerare e riconoscere con onestà quando, per proteggere il proprio benessere, è meglio allontanarsi e trovare altrove la propria serenità.

Infine, se vivere accanto a un bugiardo patologico sta diventando troppo difficile da gestire, si può cercare l’aiuto di uno psicologo psicoterapeuta. Questo esperto potrà aiutare a comprendere il problema e fornire suggerimenti su come gestirlo al meglio.

Come reagisce un bugiardo patologico quando viene scoperto?

Quando un bugiardo patologico viene scoperto, la prima reazione può essere quella di negare tutto o di minimizzare, oppure di giustificarsi e convincere gli altri della veridicità delle proprie affermazioni, cercando di manipolare la realtà in modo da far sembrare che le bugie siano vere. Oppure potrebbe diventare molto difensivo e aggressivo, cercando di attaccare gli altri per proteggere se stesso.

È sempre utile non entrare in aperto conflitto, e ricordare che il bugiardo patologico vive in uno stato costante di insicurezza e angoscia interiore che lo spinge a mentire. La comprensione dell’origine del problema può aiutare a gestire meglio la situazione e trovare un modo per aiutarlo ad affrontarla.

Un bugiardo cronico è pericoloso?

Il comportamento del bugiardo compulsivo deve essere preso seriamente e trattato con attenzione. Le bugie sistematiche possono causare danni significativi alla vita sociale e professionale della persona, soprattutto perché possono compromettere la fiducia delle persone nei suoi confronti e minare la sua reputazione.  Se si sospetta che qualcuno sia un bugiardo compulsivo o si è vittime delle sue menzogne ripetute, è importante cercare aiuto professionale per affrontare il problema e trovare una soluzione adeguata.

Come aiutare un bugiardo compulsivo?

È importante ribadire che il bugiardo patologico non mente per malizia o cattiveria, ma per una necessità psicologica profonda.

Il consiglio, una volta riconosciuto il problema è quello di rivolgersi ad un terapeuta, che sappia anche “incontrare” la verità di chi circonda il bugiardo, oltre alla visione alterata della realtà che il paziente potrebbe portare. È importante cercare aiuto il prima possibile per garantire un trattamento adeguato e prevenire eventuali conseguenze negative sulla vita della persona e delle persone intorno a lei.

Come sempre però, perché tale percorso sia possibile deve esserci un primo movimento di autoconsapevolezza e di riconoscimento del problema da parte del paziente e che sia chiaro che anche le bugie “creano dipendenza”, perché diventano una “euristica”, ossia una strategia che semplifica e rende più agevole affrontare situazioni percepite come complesse. E, come tutte le dipendenze, è difficile da eliminare.

Come la psicoterapia può aiutare un bugiardo compulsivo

La persona colpita dalla sindrome di Pinocchio ha quindi bisogno di una cura adeguata per liberarsi dalla sua dipendenza dalla menzogna. Il successo del trattamento dipende – come avviene per tutte le psicoterapie –  anche dal riconoscimento della problematica e da un desiderio autentico di essere aiutato a sviluppare relazioni e comportamenti più sani e sinceri.

Una terapia psicologica mirata può aiutare a:

  • comprendere le cause profonde alla base del comportamento del bugiardo patologico e a trovare strategie efficaci per gestirlo;
  • apprendere strategie per gestire le emozioni e le relazioni in modo sano ed equilibrato;
  • inoltre, una maggiore consapevolezza del problema può favorire l’accettazione di se stessi e il miglioramento delle relazioni interpersonali.

 

In secondo luogo è importante che si instauri con lo psicologo una sufficiente alleanza terapeutica, che possa consentire un lavoro che vada oltre il sintomo, proprio perché spesso questo si appoggia su un disturbo di personalità.


In conclusione, il bugiardo patologico è una persona che soffre di un problema psicologico più o meno grave che richiede un intervento professionale per essere affrontato. Non si tratta semplicemente di una cattiva abitudine o un’incapacità morale. Piuttosto, è necessario comprendere la natura del problema e offrire il supporto adeguato per aiutare il paziente a superare questa difficoltà.


Articolo scritto con il contributo della Dott.ssa Sara Tenca