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Quello della self compassion è ormai un concetto chiave per raggiungere il benessere emotivo e mentale. Nella ricerca della felicità infatti, spesso ci concentriamo su temi come l'autostima e la fiducia in noi stessi. Tuttavia, si sta facendo strada negli ultimi anni un tema altrettanto importante: quello della self compassion, ovvero l'approccio "compassionevole" verso se stessi. In questo articolo ne esploriamo il significato alla luce di alcuni esempi, e i suoi vantaggi e benefici. E scoprirete che, con qualche accorgimenti e un po' di allenamento, coltivare questa abilità non è poi così difficile. La self compassion è in grado di portare a tutti noi un grande sollievo emotivo. Il mio studio sulla self compassion è ispirato all'attività di Kirstin Neff: consiglio vivamente la lettura del suo libro "La self-compassion. Il potere dell'essere gentili con se stessi" (FrancoAngeli). Cos'è la Self Compassion? La self compassion viene definita come la capacità di trattare se stessi con gentilezza, comprensione e supporto emotivo, soprattutto quando affrontiamo momenti di sofferenza o esperienze di "fallimento". Proprio come faremmo con un caro amico che si trova in un momento di difficoltà. In un mondo che valorizza la performance e in cui siamo costantemente esposti a valutazioni in ogni ambito della nostra vita,...

Eco ansia: è sempre più frequente incontrare questo neologismo nelle notizie dei media o dei social network, tanto che la parola è stata inserita nel dizionario della lingua italiana e viene ormai utilizzata abitualmente anche dalla comunità scientifica. Il sostantivo si riferisce ad una manifestazione emotiva molto attuale. Vediamo in questo articolo cosa significano eco ansia e solastalgia, e come gestire la nostra comprensibile preoccupazione relativa al climate change. Cosa si intende con il termine eco ansia Le notizie riguardanti il cambiamento climatico e le crisi ambientali sono sempre più frequenti, soprattutto nei periodi dell'anno dove l'aumento delle temperature, la mancanza di neve o gli eventi estremi sottolineano un'evoluzione che non sembra essere affatto positiva e che rappresenta una minaccia reale. Sempre più persone si trovano ad affrontare un nuovo tipo di ansia: l'ecoansia. Questo termine descrive il disagio emotivo, la paura e la preoccupazione riguardanti lo stato dell'ambiente e le conseguenze disastrose che il cambiamento climatico potrebbe avere sul futuro dell'umanità in termini di sopravvivenza, salute e malattia. Chi ha coniato questo termine nel 2017 è l'American Psychological Association (d'ora in poi APA), per descrivere l'intersezione tra la salute mentale e il cambiamento climatico: una paura cronica rivolta al destino dell'ambiente, agli eventi...

Il bugiardo patologico: a chiunque può capitare di imbattersi in grandi bugiardi, siano essi partner, amici, colleghi di lavoro o compagni di scuola. Non tutte le bugie però sono uguali. C’è chi mente solo occasionalmente e con finalità benevole e protettive (le cosiddette "bugie bianche") e chi invece lo fa d’abitudine, per preservare la propria immagine davanti a se stesso o agli altri, o per ottenere vantaggi personali più o meno marcati. La tendenza a dire bugie, o a non disvelare certe parti di sé, appartiene a tutti noi ed a volte può essere d’aiuto. Altre volte diventa una mistificazione patologica della realtà. Tale comportamento ha un nome: la pseudologia fantastica o disturbo della menzogna patologica. Chi è il bugiardo patologico Il bugiardo patologico è una persona che ha l'abitudine di mentire in modo continuo e sistematico. Questa condizione può rappresentare un difetto di carattere, ma anche un disturbo psicologico reale e grave, a seconda di quanto il comportamento è pervasivo e invalidante per sé e per gli altri: la tendenza a mentire può essere così forte da diventare una vera e propria patologia, che può causare problemi nella vita quotidiana, soprattutto in quella relazionale. Psicologia della Sindrome di Pinocchio Il bugiardo compulsivo rimane generalmente insensibile...

Perché ho paura di morire? La paura della morte è la paura fondamentale ed inevitabile dell’essere vivente. L’angoscia di morte è infatti sottesa a tutte le religioni che, in un modo o nell’altro, tentano di mitigare la disperazione della nostra finitezza. Anche alla filosofia con i suoi strumenti cerca di dare un senso alla morte. Per non sentire questa paura, noi uomini ci rifugiamo nel frastuono e nelle attività, abbiamo riempito la notte di luci, e il silenzio di rumori. Pare che sulla terra non esista più il silenzio assoluto in natura: pare che gli scienziati l’abbiano cercato senza trovarlo, persino nei posti più sperduti. Abbiamo fatto come i bambini che hanno paura del buio e del vuoto e lo riempiono di voci per il terrore della notte e della solitudine… situazioni che evocano la paura morte. Una buona parte dei disturbi psichici psichiatrici gira attorno a questo nodo centrale. Abbiamo paura di morire perché desideriamo vivere. Spesso è proprio quando si ha paura di morire, ovvero di perdere la vita che si riesce ad accettarla, che sentiamo il bisogno di “curarci”, di abbandonare cattive abitudini, di valorizzare quello che abbiamo. Ansia - paura di morire in psicologia La mortalità ci perseguita dalla notte dei tempi. Tutti, uomini,...

La depressione è spesso considerata come il male del ventunesimo secolo. Nei paesi occidentali si risconta infatti che il fenomeno è in aumento e che rappresenta una delle forme più frequenti di sofferenza psichica (l'OMS aveva previsto che nel 2020 la depressione sarebbe diventata la prima malattia più diffusa). La depressione è infatti considerata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità come la seconda causa di disabilità lavorativa nel mondo, e si stima che nel 2030 possa diventare addirittura la prima. Questo perché sono molte le persone che soffrono di questa condizione psichica, che si può manifestare in molte forme differenti, e la sintomatologia può essere più o meno sfumata. Infatti, la sintomatologia e le cause della depressione possono anche essere simili, ma sarà comunque diversa la risposta del soggetto a tale malattia. Un episodio depressivo non sarà mai identico a quello di un'altra persona, poiché i significati sottostanti possono essere anche molto diversi. Cosa si intende per "depressione" A seconda del contesto, con "depressione" ci si può riferire comunemente ad un'esperienza affettiva o stato d'animo di tristezza, oppure, in maniera più precisa e corretta, ad una condizione psicopatologica di disturbo dell'umore, episodica, ciclica o cronica, che si manifesta come insieme di sintomi. Le possibili cause della sofferenza...