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Sindrome del Natale: come affrontarla?

sindrome del natale - una donna triste accanto ad albero e regali

Sindrome del Natale: come affrontarla?

Cos’è la Sindrome del Natale, chiamata anche Christmas Blues, o Holiday Blues? Quali sono le implicazioni psicologiche delle feste natalizie? Scopriamolo in questo articolo.


Il senso comune vuole che quello natalizio sia un momento molto atteso, preceduto da grandi preparativi e vissuto in un clima di trepidazione e di buoni sentimenti positivi.

Proprio per questa ragione, le persone che si trovano invece a vivere l’attesa, e le festività stesse, con disagio, stress e ansia, oppure con inquietudine, irritabilità, sentimenti depressivi e ansiosi, possono sentirsi fuori luogo rispetto al clima di generale eccitazione e contentezza che sembrano mostrare le persone intorno a noi, e che spesso assomiglia ad un uragano che ci travolge.

Per molte persone, infatti, questo periodo può essere accompagnato da sentimenti di tristezza e di malinconia, che portano a vivere queste festività in maniera ambivalente, aggiungendo anche la frustrazione per non sentirsi gioiosi come si vorrebbe. Insomma, quello che avvertiamo “dentro” non corrisponde allo stato d’animo che secondo tradizione dovremmo avere.

Definizione della Sindrome

La Sindrome del Natale esiste. Anche se non è un disturbo psicologico codificato dai manuali di salute mentale, si tratta effettivamente di una sindrome stagionale, ovvero di un insieme di sensazioni ed emozioni che possono manifestarsi nel mese di dicembre o durante le feste invernali tra Natale, Capodanno e l’ Epifania.  Questi sintomi possono comprendere emozioni e sentimenti di inquietudine, tristezza, malinconia, apatia e pessimismo, oltre ad  ansia, stress, irritabilità.

Tutto questo può accadere in un momento in cui la tradizione culturale ci dice invece che dovremmo provare trepidazione, allegria, armonia o comunque sentimenti positivi. Alcune persone tendono di conseguenza a sentirsi in colpa, arrabbiate o frustrate per non condividere i sentimenti positivi che altre persone provano, e ciò contribuisce alla cosiddetta “Sindrome del Natale“.

La Sindrome del Natale e la dissonanza rispetto alle aspettative

Questa dissonanza con lo stato d’animo che si “dovrebbe” avere può generare un sentimento di inadeguatezza, di colpa, oltre alla sensazione di sentirsi fuori luogo se ci sentiamo ambivalenti verso una festa che comunemente viene sponsorizzata come gioiosa e serena. E quindi non riusciamo a goderne a pieno mentre il resto del mondo sembra poterlo fare.

Da un lato c’è chi è orgoglioso di non volersi omologare alle tradizioni, e chi invece non osa dire che non condivide l’atmosfera natalizia per non risultare guastafeste o cinico.

Quali sono le cause della Sindrome del Natale?

Generalmente, i fattori che possono scatenare emozioni negative durante il periodo natalizio sono i seguenti:

  • La predisposizione a sperimentare sentimenti di ansia o depressivi anche negli altri periodi dell’anno.
  • Coloro che stanno trascorrendo un momento difficile: per motivi di salute, o perché magari stanno facendo i conti con un lutto importante, una separazione o una crisi di coppia, potranno vedere amplificato il divario tra il proprio sentire e lo stato d’animo di chi in quel momento si mostra più sereno.
  • Chi non vive una situazione armonica con la propria famiglia di origine, e si trova obbligato/a a frequentarla, può provare tristezza per la propria condizione e provare frustrazione verso chi (anche apparentemente) non vede l’ora che sia il 25 dicembre per festeggiare con i propri cari. Possono quindi acuirsi sentimenti di solitudine e di tristezza.
  • La fine dell’anno tipicamente è un periodo di bilanci, che possono portare ad un rimuginare depressivo nel caso di un anno trascorso in maniera non soddisfacente.
  • Gli obblighi sociali, ovvero gli impegni che precedono le feste vere e proprie: cene aziendali, aperitivi per scambiarsi gli auguri, gli appuntamenti con estetista e parrucchiere necessari per la preparazione. Chi tende all’ansia e alla timidezza, o chi non ama questo tipo di socialità “imposta”, potrà provare fatica o tensione durante queste interazioni sociali.
  • La corsa agli acquisti, le vie dello shopping caotiche e negozi gremiti, l’ansia da prestazione per l’acquisto di oggetti adeguati alle aspettative, e le eventuali difficoltà economiche nell’assolvere questi “doveri” di spesa rispetto ai regali e agli acquisti gastronomici. Questi aspetti vengono mal tollerati da chi non supporta lo stile consumistico caratteristico di questo periodo.
  • Difficoltà nel rapporto con il cibo per chi soffre di un disagio nei confronti dell’alimentazione. La gestione della convivialità, e l’eventuale aumento di peso conseguente possono rovinare l’umore.
  • A tutto ciò si aggiunge il clima atmosferico: le giornate brevi, il buio, il freddo e l’umidità possono influire sull’umore di chi è sensibile a tali fattori.

 

Sindrome del Natale e depressione stagionale

Il “Christmas Blues” non va confuso con una vera e propria diagnosi di depressione. Il disturbo o disordine affettivo stagionale (SAD, seasonal affective disorder) rappresenta infatti una vera e propria categoria diagnostica nell’ambito della salute mentale, catalogata nei disturbi dell’umore. A differenza della “sindrome del Natale” che, lo ribadiamo, rappresenta un’espressione di uso comune e non un disturbo prettamente psichiatrico.

Il quadro della depressione stagionale può presentarsi ciclicamente all’inizio dell’autunno/inverno o meno frequentemente all’inizio della primavera. Comprende i caratteristici sintomi depressivi come apatia, sonnolenza, perdita di interesse nelle attività abituali, stanchezza mentale, alterazioni dell’appetito, etc.

Queste alterazioni psicofisiche sono legate al cambio di stagione (con le relative variazioni di temperatura, quantità di luce naturale a cui siamo esposti, quindi produzione di melatonina, etc.) e colpiscono in misura maggiore chi ha una tendenza a soffrire di sintomatologia ansiosa o depressiva. 


NB: per una corretta diagnosi, si raccomanda di rivolgersi al medico di base, o ad uno psicoterapeuta o ad uno psichiatra, evitando le diagnosi e i rimedi “fai da te” tramite autosomministrazione di integratori o di farmaci!


Tristezza e stress del Natale: come prevenirli e affrontarli?

Ognuno di noi, in cuor suo, conosce i propri punti deboli e può provare ad attrezzarsi per prevenire i momenti di disagio.

Qualora il malessere dovesse rivelarsi invalidante, o dovesse proseguire anche dopo il rientro alla normalità, è bene però valutare la consulenza di uno psicologo, meglio se psicoterapeuta.

Superare il Christmas Blues

  • Anzitutto, per chi prova fastidio e sofferenza per gli eccessi, è possibile vivere le festività in maniera più moderata, più sentita e meno consumistica, e senza sprechi. Si può optare per la scelta di donare il proprio tempo, anziché oggetti di valore, oppure dei “pensieri” affettuosi messi per iscritto. In questo caso, è utile sgomberare la mente e l’agenda da ciò che non serve nei rapporti, e tornare ad un senso più intimistico e profondo delle relazioni che ci legano alle persone.
    Le persone intorno a noi desiderano infatti avere un posto nella nostra mente e nei nostri sentimenti, per essere gratificati, più che ricevere dei regali materiali magari senza un biglietto di accompagnamento.
  • Inoltre, può essere di aiuto optare per piccoli doni utili e pensati, magari solidali, che esprimano il senso della relazione che lega due persone, sia essa amicale, lavorativa, di sangue o sentimentale. L’equazione per cui il rapporto acquisisce importanza se il regalo è costoso è assolutamente fuorviante.
  • Qualora fossimo affetti da Christmas Blues, ovvero provassimo sentimenti di fastidio e di malessere, questa potrebbe essere una buona occasione per interrogarci meglio sulla provenienza di queste emozioni, acquisendo così informazioni per gestire meglio le situazioni future.
  • Un buon antidoto inoltre è quello di dedicare del tempo ai rapporti di qualità che ci fanno stare bene, che ci fanno sentire “a casa”, accolti e benvoluti, festeggiando la fortuna di poter godere di questi incontri speciali che abbiamo fatto nella nostra vita.

 

La Sindrome del Natale è “normale”?

Rispetto alla Sindrome del Natale, occorre anche tenere presente che provare sentimenti negativi o “difficili”, in questo periodo, è molto comune (alcune statistiche indicano che ciò accade a più della metà della popolazione italiana).

Non è tutto oro quello che luccica, ed è molto sano accantonare una visione idealizzata delle feste e dei rapporti: potremmo essere infatti tentati di immaginare che nelle case degli altri si viva un “Natale da film”. L’idealizzazione dovrebbe lasciare il posto ad una visione più equilibrata, che integri pregi e difetti, limiti e punti di forza di noi stessi e degli altri, abbandonando le aspettative di perfezione, che sono sempre controproducenti e frustranti. 

Insomma: occorre porsi degli obiettivi realistici rispetto a quello che possiamo aspettarci da queste feste, ed è molto saggio in questo senso non fare confronti o paragoni. Non è necessario uniformarsi ad un copione standard di come il Natale andrebbe vissuto: cosa avremmo davvero voglia di fare in questi giorni? Ricordando che non è obbligatorio aderire a proposte che non ci fanno stare bene o non ci fanno sentire a nostro agio.

Tempo di bilanci

Sicuramente l’anno trascorso avrà portato con sé molte fatiche, momenti difficili o frustranti. Importante sarà non indulgere nel rimpianto, o cercare il fallimento in ogni volta che abbiamo ceduto alla procrastinazione rimandando i nostri progetti.

Bisogna invece cercare di fare un’analisi costruttiva e non colpevolizzante per trovare le ragioni e le cause di eventuali traguardi non raggiunti, cercando soluzioni e nuove strategie da implementare con la carica e l’energia che di solito contraddistinguono l’inizio del nuovo anno.

Un buon esercizio è anche quello di ripercorrere l’agenda dell’anno passato segnando tutti i momenti e gli episodi positivi che si nascondono tra le pagine. All’interno di un curioso circolo virtuoso, ricordarsi gli eventi positivi aiuterà il nostro cervello a percepirsi più “felice” e soddisfatto.


A questo link è possibile rivedere su Mediaset Play la mia intervista sulla Sindrome del Natale, andata in onda il 19 dicembre 2021 su Italia 1, all’interno del programma Freedom – Oltre il Confine.