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Film psicologici: se ne contano un'infinità. In alcuni di questi film psicologici, la trama ruota intorno ad un percorso di psicoterapia: vediamoli insieme! Film psicologici che parlano di psicoterapia e di psicoanalisi Anche se non sempre aderenti alla realtà italiana, i film psicologici che parlano di psicoterapia sono molto affascinanti per chi è interessato all'argomento: possono dare un'idea di cosa succede dentro ad una stanza di psicoterapia, e nella relazione terapeutica tra lo psicologo e il suo paziente. Film psicologici e psicoterapia Ecco la raccolta: 1945 - Io Ti Salverò (Alfred Hitchcock) Un autentico capolavoro del Maestro del brivido. In questo film psicologico, un caso di amnesia viene risolto grazie all'utilizzo del metodo psicoanalitico. Un'affascinante psichiatra (Ingrid Bergman) fa di tutto per aiutare il suo innamorato (Gregory Peck, medico anche lui) a scoprire il significato dei suoi sintomi: si rivolgerà al suo vecchio psichiatra supervisore per interpretare gli indizi che li porteranno, passo dopo passo, allo svelamento della verità. Tra questi indizi vi è anche una scena onirica surrealista, chiave di volta per la risoluzione dell'enigma, ricca di simbologia freudiana e sceneggiata magistralmente da Salvador Dalì. In questo film, la donna si avvicina a fare una vera e propria "psicoterapia" al compagno, cosa che, in sede...

I meccanismi di difesa psicologica sono un concetto fondamentale dell'approccio psicoanalitico. I meccanismi di difesa sono processi mentali automatici che aiutano tutti noi ad affrontare situazioni psicologicamente stressanti e a preservare il nostro equilibrio mentale. In questo articolo esploreremo le diverse tipologie di meccanismi di difesa, dal contributo di Freud alle integrazioni di Anna Freud e di altri autori psicoanalitici. Saranno affrontate le differenze tra i meccanismi di difesa primari e secondari e la loro funzione nell'economia psichica, con alcuni esempi per una comprensione più approfondita. Meccanismi di Difesa Psicologica I meccanismi di difesa psicologica rappresentano delle dinamiche psichiche automatiche che il nostro inconscio - tramite pensieri, sentimenti o comportamenti - attiva per proteggerci da conflitti e stress, e da emozioni angoscianti o da pensieri difficili da accettare. Sono modalità che utilizziamo abitualmente per rispondere alle richieste, agli eventi e agli stimoli della vita, e per evitare pericoli e dispiaceri. Questi processi possono essere considerati come una sorta di "armatura" psicologica che ci aiuta a mantenere la stabilità emotiva nella quotidianità, nel breve e nel lungo periodo: dai momenti più comuni agli eventi più stressanti che la vita ci chiama ad affrontare, aiutandoci così a superare le varie difficoltà che incontriamo lungo il...

Perché ho paura di morire? La paura della morte è la paura fondamentale ed inevitabile dell’essere vivente. L’angoscia di morte è infatti sottesa a tutte le religioni che, in un modo o nell’altro, tentano di mitigare la disperazione della nostra finitezza. Anche alla filosofia con i suoi strumenti cerca di dare un senso alla morte. Per non sentire questa paura, noi uomini ci rifugiamo nel frastuono e nelle attività, abbiamo riempito la notte di luci, e il silenzio di rumori. Pare che sulla terra non esista più il silenzio assoluto in natura: pare che gli scienziati l’abbiano cercato senza trovarlo, persino nei posti più sperduti. Abbiamo fatto come i bambini che hanno paura del buio e del vuoto e lo riempiono di voci per il terrore della notte e della solitudine… situazioni che evocano la paura morte. Una buona parte dei disturbi psichici psichiatrici gira attorno a questo nodo centrale. Abbiamo paura di morire perché desideriamo vivere. Spesso è proprio quando si ha paura di morire, ovvero di perdere la vita che si riesce ad accettarla, che sentiamo il bisogno di “curarci”, di abbandonare cattive abitudini, di valorizzare quello che abbiamo. Ansia - paura di morire in psicologia La mortalità ci perseguita dalla notte dei tempi. Tutti, uomini,...

La depressione è spesso considerata come il male del ventunesimo secolo. Nei paesi occidentali si risconta infatti che il fenomeno è in aumento e che rappresenta una delle forme più frequenti di sofferenza psichica (l'OMS aveva previsto che nel 2020 la depressione sarebbe diventata la prima malattia più diffusa). La depressione è infatti considerata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità come la seconda causa di disabilità lavorativa nel mondo, e si stima che nel 2030 possa diventare addirittura la prima. Questo perché sono molte le persone che soffrono di questa condizione psichica, che si può manifestare in molte forme differenti, e la sintomatologia può essere più o meno sfumata. Infatti, la sintomatologia e le cause della depressione possono anche essere simili, ma sarà comunque diversa la risposta del soggetto a tale malattia. Un episodio depressivo non sarà mai identico a quello di un'altra persona, poiché i significati sottostanti possono essere anche molto diversi. Cosa si intende per "depressione" A seconda del contesto, con "depressione" ci si può riferire comunemente ad un'esperienza affettiva o stato d'animo di tristezza, oppure, in maniera più precisa e corretta, ad una condizione psicopatologica di disturbo dell'umore, episodica, ciclica o cronica, che si manifesta come insieme di sintomi. Le possibili cause della sofferenza...