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Stress da rientro: consigli per la ripresa dopo le vacanze

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Stress da rientro: consigli per la ripresa dopo le vacanze

Stress da rientro: ci siamo!

Il mese di agosto, quello che abbiamo aspettato per tutto l’anno, è terminato. Si rientra in città, magari ancora abbronzati e dentro agli occhi le immagini delle persone e dei luoghi di cui ci siamo circondati durante le nostre ferie. Ed eccoci a rimpiangere il tempo libero e dilatato, l’assenza di impegni, responsabilità e scadenze, la compagnia di famiglia e amici, magari pianificando già il prossimo viaggio?

Lo stress da rientro al lavoro è dietro l’angolo.


Stress da rientro come riconoscerlo

Lo stress da rientro alla quotidianità, o “sindrome da rientro” è molto comune (secondo l’Istat, ne soffre circa il 35% degli italiani) e ha un nome specifico anche in inglese: post-vacation blues.

Sindrome da rientro sintomi: come si manifesta?

La sindrome da rientro si presenta come malessere fisico e psicologico, che subentra al rientro al lavoro dopo le ferie, e spesso qualche giorno prima.

Possono presentarsi, da un punto di vista psicologico:

  • apatia, malinconia, tono dell’umore basso e pensieri tristi;
  • ansia, inquietudine e sensazione di disagio;
  • difficoltà a dormire;
  • spossatezza e stanchezza, dovute alla brusca virata di una mente sgombra da preoccupazioni verso l’immersione in impegni, orari e doveri;
  • irritabilità e nervosismo, difficoltà di concentrazione;
  • mancanza di entusiasmo nel riprendere la propria routine, non ci si sente pronti psicologicamente.

Niente di strano, direte voi: si stava meglio in vacanza! E sappiamo che gli effetti benefici delle ferie tendono ad esaurirsi piuttosto velocemente.

Questo è certo, ma in qualche modo dobbiamo pur farci i conti.

Fortunatamente, di tratta di sintomi che generalmente sono transitori: ci riabituiamo infatti molto in fretta alla quotidianità: dopo circa una o due settimane, la sintomatologia dovrebbe affievolirsi fino a sparire.

Come reagire allo stress da rientro al lavoro

La ripresa del lavoro può avere ricadute emotive importanti sul tono dell’umore e sulla percezione dello stress e della qualità di vita. Proviamo allora ad elencare alcune attività che possano fungere da fattore protettivo in questo particolare periodo dell’anno, e che possano aiutarci a combattere lo stress da rientro.


Stress da rientro: i nostri alleati

Partendo dall’immagine allegata, vediamo che il nostro corpo è in grado di produrre e di far circolare una serie di sostanze del “benessere”, in maniera naturale e gratuita. Alla ripresa della quotidianità post-vacanze è quindi importante avere cura di alcune buone abitudini che tengano lontano lo stress da rientro dopo le ferie, per fare in modo che i benefici del riposo goduto durino il più a lungo possibile.

Le sostanze del benessere:

Ecco qui l’elenco delle “sostanze del benessere” contro lo stress da rientro:

  • SEROTONINA: neurotrasmettitore cosiddetto “del buonumore”. Regola ed è coinvolto in numerose funzioni del corpo umano (ciclo sonno-veglia, fame-sazietà, tono dell’umore).
  • DOPAMINA: neurotrasmettitore legato ai meccanismi del piacere e della ricompensa.
  • ADRENALINA: legata alle reazioni di pericolo e di paura, ma anche di euforia e di energia.
  • ENDORFINE: gruppo di sostanze chimiche prodotte dal cervello, legate alle sensazioni di benessere; riducono la percezione del dolore (proprietà analgesiche).
  • OSSITOCINA: detto “ormone dell’amore” poiché svolge importanti funzioni nel rapporto madre-bambino e nell’affettività in generale.

Vediamo quindi quali sono alcune delle attività e le abitudini che possono stimolare, a nostro favore, le succitate sostanze a fare il loro lavoro. Questi consigli non sostituiscono una consulenza medica, ma possono rappresentare degli spunti per “ricordarsi” di svolgere alcune attività che ci fanno bene.

 

Attività salutari post-vacanze contro lo stress da rientro

  • praticare attività fisica con regolarità (un recente studio indica che circa tre ore settimanali di attività aerobica hanno effetti analoghi a quelli di una blanda terapia antidepressiva);
  • avere cura della propria alimentazione, che dovrebbe essere sana, variata, equilibrata, il meno industriale possibile, senza eccessi, ma senza eccessive e frustranti privazioni (se necessario, si può ricorrere sotto controllo medico a qualche integratore che possa farci sentire meglio fisicamente);
  • avere cura del sonno e del riposo notturno: è il principale alleato contro lo stress da rientro;
  • passare del tempo all’aria aperta e alla luce naturale del sole (che è un altro antidepressivo naturale);
  • praticare meditazione (molti sono gli studi scientifici che ne attestano l’importanza nella riduzione dell’ansia); esistono ad oggi molte applicazioni-guida valide, sia in lingua inglese, sia in lingua italiana;
    • un antico detto zen recita: “You should sit in meditation for 20 minutes a day, unless you’re too busy. Then you should sit for an hour.”
  • ricordarsi di godere delle piccole e grandi cose che abbiamo (un buon esercizio è quello di annotare su un taccuino, ogni sera, tre cose positive della giornata). Ciò aiuta ad avere una percezione più soddisfacente della nostra qualità di vita, inviando messaggi positivi al nostro cervello, il quale a sua volta ne produrrà, in un circolo virtuoso assolutamente benefico;
  • ricordare i bei momenti trascorsi in vacanza: sono un dono!
  • fare qualcosa di nuovo, che non abbiamo mai fatto ma che magari abbiamo in mente da un po’: potremmo realizzare un sogno o scoprire qualcosa di interessante, qualcosa che ci appassiona, arricchirci e allenare la nostra abilità esplorativa;
  • avere cura delle relazioni sociali e affettive, passare del tempo con chi desideriamo e con chi ci fa sentire accolti e amati;
  • leggere e scoprire così nuovi mondi;
  • ricordarsi, ogni tanto, di giocare;
  • avere cura degli altri e dell’ambiente in cui viviamo;
  • porsi degli obiettivi realistici e raggiungibili, senza procrastinare i doveri: meglio svolgerli subito e non pensarci più!
  • cercare di convertire lo stress in energia e forza motrice;
  • evitare di riprendere in mano il cellulare troppo spesso, soprattutto prima di andare a dormire (probabilmente, in vacanza, ci saremo un po’ disintossicati);
  • programmare dei fine settimana di piccoli viaggi o gite di cui non vediamo l’ora, sfruttando il gradevole clima settembrino e le giornate ancora lunghe;
  • per alcune persone può essere utile cercare di programmare un periodo “cuscinetto” tra la fine delle ferie e l’inizio del lavoro, per evitare lo “shock” di venire catapultati nella solita routine. Questo periodo di solito è utilizzato per mettere ordine in casa, e magari vedere qualche amico con cui condividere una bella serata, che ci ricordi che anche in città ci aspettano tante cose piacevoli;
  • per combattere l’ansia di “fare tutto”, può essere utile mettere per iscritto una lista delle cose da fare ordinate per priorità: questa strategia permette di chiudere i loop mentali delle cose da ricordare, sapendo che sono memorizzate al sicuro nel nostro elenco.

 

Stress da rientro: un ultimo consiglio

Infine: cercare di conservare, nella nostra vita quotidiana, qualcosa di buono che abbiamo vissuto e sperimentato in vacanza.

  • Una nuova abitudine culturale,
  • un cibo nuovo o una ricetta che abbiamo scoperto,
  • un momento particolarmente sereno che abbiamo vissuto,
  • una buona abitudine avviata,
  • o magari l’aver fatto esperienza di ritmi più tranquilli e sereni,
  • o la sensazione di riuscire a “vivere bene”.

 

Se riusciremo in questo intento, sarà possibile “portare” dentro di noi un “pezzettino” di vacanza, qualcosa che ha contribuito ad arricchire il nostro bagaglio di esperienze positive.


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