Psicoterapia, psicoanalisi, EMDR
Per momenti di crisi, crescita personale, difficoltà relazionali, autostima, rielaborazione di traumi

Dott.ssa Chiara Venturi Blog

Cos'è la sindrome dell'impostore? Si tratta di un'espressione informale per descrivere uno stato d'animo, una condizione psicologica persistente per cui una persona talentuosa non riesce a convincersi dei propri meriti, compromettendo in modo significativo la sua qualità di vita. Vediamo in questo articolo quali sono le caratteristiche e i sintomi, le cause e i rimedi per superarla o per conviverci in maniera più serena. Cos'è la Sindrome dell'Impostore? Le prime ricerche sulle donne Non si tratta di un disturbo psicologico classificato nel manuale diagnostico dei disturbi mentali. Il termine è stato però coniato nel 1978 da due psicologhe americane, Pauline Clance e Suzanne Imes, che avevano osservato il fenomeno in un gruppo di donne di successo e performanti, che tuttavia non si sentivano all'altezza del proprio ruolo. Successivamente è stato riscontrato che la sindrome dell'impostore sembrerebbe affliggere parimenti gli uomini e le donne. Chi ne è affetto ritiene che i propri successi siano in realtà dovuti al caso o a fattori esterni fortuiti: la convinzione è quella di avere invece uno scarso valore, soprattutto in ambito professionale. Sembra che addirittura il 70% della popolazione abbia sperimentato la sindrome dell'impostore almeno una volta nella vita attraverso le seguenti sensazioni: ansia – perfezionismo – dubbio...

Avete mai sentito parlare di love bombing e del significato di questa espressione in psicologia? Love Bombing Chi ha frequentato un soggetto narcisista, probabilmente conosce molto bene questa dinamica. Si tratta di una "tattica" messa in atto in maniera più o meno consapevole con cui il soggetto narcisista entra in relazione. Vediamo il significato, come riconoscerlo, e come comportarsi per non incorrere in una fase di sofferenza da cui diventa complicato uscire. N.B.: è statisticamente più frequente che il love bomber sia un uomo, e che la donna svolga il ruolo della "preda" o vittima. Per esigenze di lettura e scrittura, utilizzerò quindi questa costellazione come situazione standard. Ma è possibile anche che i ruoli siano invertiti, e che sia quindi la donna a ricoprire il ruolo narcisistico. Le stesse dinamiche e i medesimi ruoli si possono manifestare ugualmente anche all'interno di una coppia omosessuale. Love Bombing Narcisista Si tratta di una fase molto particolare, travolgente, intensa ed emozionante dell'incontro con il narcisista: i primi tempi. Ma il love bombing rappresenta anche una tecnica manipolatoria volta a fare leva sulle fragilità della vittima per assicurarsi la sua fedeltà. È una forma di abuso emotivo. Love Bombing segnali e come riconoscerli: Il love bombing consiste in una serie di...

Si può imparare l'ottimismo? Ci si può allenare ad essere felici e a pensare positivo per vivere meglio? È pensiero comune che il mondo sia diviso in due parti: una dai colori vividi, solari e accesi, abitata da persone ottimiste e un’altra, cupa e silenziosa, da quelle pessimiste. Positivo e negativo sono dunque messi in contrapposizione come se il destino di un individuo fosse segnato e deciso in base alla parte del mondo dove si trova. Ma è davvero così? Una persona pessimista è destinata a essere tale per sempre? Imparare l'ottimismo: cosa dice la scienza? Per fortuna la scienza afferma il contrario. Diversi studi hanno infatti dimostrato che imparare a pensare positivo è possibile cambiando in modo in cui interpretiamo gli aventi. Anzi, sarebbe essenziale per innescare procedimenti mentali che portano a soddisfazione, senso di completezza e infine, felicità. Non solo: sembra che anche il corpo che ospita una mente ottimista reagisca meglio allo stress, si ammali meno, dorma meglio e abbia un metabolismo più attivo. L'ottimismo si impara (almeno per il 40%) Uno studio fra tutti, quello di Sonja Lyubomirsky, rinomata professoressa di psicologia americana, che ha definito la differenza sostanziale tra ottimismo cosiddetto “genetico” e uno invece “appreso”, grazie agli studi effettuati...

Cos'è la "coazione a ripetere"? Vi è mai capitato di incorrere più volte nello stesso errore o di ripetere gli stessi schemi, anche se disfunzionali? Che senso ha la ripetizione di comportamenti che sono fonte di sofferenza e/o disagio? Oppure vale il detto che “sbagliando s'impara”? In questo articolo approfondirò tutti questi concetti. Coazione a Ripetere - significato in Psicologia La psicologia, o meglio la psicoanalisi, sviluppa il concetto di coazione a ripetere a partire da Freud, che si è interrogato sulle modalità in cui l'uomo ricerca le sue fonti di piacere. Scoprì che per quanto riguarda l'essere umano, la ricerca del piacere non funziona in maniera così lineare e univoca: ogni psicoanalista sa che molti pazienti portano in psicoterapia la propria tendenza a ripetere o rivivere esperienze, o scene, dolorose o traumatiche. Questo accade nella propria vita quotidiana e anche nei sogni. Coazione significa che talvolta siamo obbligati, forzati dalle nostre dinamiche interiori e da una spinta poco governabile, a compiere certe azioni o a mettere in atto determinati schemi. Coazione a ripetere cos'è e perché accade? Il nostro mondo interno tende all'economia e all'omeostasi: è infatti meno dispendioso riprodurre determinati schemi appresi, anche se sono indesiderati o conflittuali. L'omeostasi è più forte della spinta al...

Lo stress fa dimagrire o ingrassare? Lo stimolo della fame è un meccanismo fisiologico atto a garantire la sopravvivenza dell'individuo e della specie. Si tratta di un impulso programmato biologicamente in maniera molto forte: pensiamo che all'inizio dell' evoluzione della nostra specie, esso doveva motivare l'uomo ad affrontare anche rischi e pericoli per procacciarsi il cibo! Chiaramente, oggigiorno l'approvvigionamento di alimenti è decisamente più semplice: supermercati, panetterie o bar si incontrano continuamente nelle nostre città, e ci invogliano a mangiare. Il problema delle società occidentali sono, se mai, l'eccesso di peso e l'obesità, con i relativi rischi per la salute. Paradossalmente, il prezzo dei cibi più sani è spesso superiore a quello dei cibi calorici e meno salutari. Ai giorni nostri, non è più solo un tema di sopravvivenza: ci sono la convivialità, le cene a lume di candela, i ristoranti stellati, Masterchef. Possiamo scegliere tra cibi cremosi o piccanti, ipocalorici o pieni di zuccheri. E poi ci sono...

Di ansia e depressione non si occupano solo il medico o lo psicoterapeuta. Nel 2019, una brillante laureanda in Osteopatia (Paola Gottardo, oggi D.O. e MSc) ha pubblicato un interessante lavoro sperimentale, di cui ho avuto il piacere di essere relatrice metodologica, sull'ansia e la depressione post partum. La tesi è stata premiata come miglior pubblicazione dell'anno presso l'European Institute of Osteopathic Medicine, e come miglior lavoro italiano a Berlino nella rispettiva sessione di laurea dalla Osteopathie Schule Deutschland, accreditata presso la Dresden International University, che ha certificato il percorso di studi. La candidata ha utilizzato l'osteopatia craniale (drenaggio dei seni e Pandura) e l'osteopatia fasciale (tecniche sui cinque diaframmi) per trattare e quindi con l'obiettivo di alleviare una condizione di sintomatologia ansioso depressiva presente in un campione di 59 neo mamme.   Background Ansia e depressione sono da sempre considerate malattie in stretta relazione tra loro e costituiscono la complicanza della gravidanza più sottovalutata. Si tratta di problematiche molto comuni in questo particolare periodo della vita di una donna e, se non trattate, possono creare difficoltà anche importanti nel rapporto madre-bambino e nell'intero nucleo familiare. I sintomi che compaiono in questo periodo sono frequentemente sottovalutati e trascurati sia dalle pazienti, sia talvolta dai clinici. La...

Il termine “autostima” (più psicologico-colloquiale) è strettamente legato al concetto di “narcisismo” (utilizzato in ambito clinico psicoanalitico, ma anche filosofico, sociologico, letterario etc.). Quest'ultimo presenta un'ampia gamma di sfumature di significato, a seconda del suo utilizzo: Narcisismo: Definizioni può indicare una caratteristica (generalmente intesa come negativa) della personalità (o un disturbo o difetto strutturale della stessa) e di solito è sovrapponibile a sostantivi come egoismo/egocentrismo, vanità; un concetto della teoria psicoanalitica che può declinarsi sia in una sana autostima e in un amore verso se stessi adeguato ed equilibrato, sia un'eccessiva attenzione verso la propria persona a discapito degli altri; un tema culturale e sociale (oggi viviamo in una “società narcisistica”, argomento che verrà approfondito nella seconda parte questo articolo). Il termine deriva, come sappiamo, dal mito di Narciso, raccontato da Ovidio ne Le Metamorfosi, che narra di un giovane di bell'aspetto che respinge l'amore della ninfa Eco, per poi - come punizione degli dei - innamorarsi unicamente di se stesso e della propria immagine riflessa...

Dopo una reazione iniziale di euforia che si riscontra spesso in famiglia con l'arrivo del primogenito, alla nascita del secondo figlio, di solito, segue un momento estremamente delicato nell’equilibrio del nucleo. In questo periodo il primo si accorge di aver perso lo spazio e le premure che caratterizzavano la sua vita precedente, ossia quella nella quale i genitori erano esclusivamente concentrati su di lui. Sebbene le reazioni emotive del primogenito possano variare, è ugualmente possibile rintracciare delle somiglianze a seconda di diversi aspetti: la sua età, cioè il momento di sviluppo psico-bio-fisiologico che il bambino sta vivendo – e quindi la differenza di età tra i due – è un fattore fondamentale nella realizzazione di un buon ed equilibrato rapporto tra fratelli. Ugualmente il sesso di entrambi i bambini e le ragioni che hanno portato la coppia genitoriale, e in particolare la madre, ad avere un secondo figlio saranno determinanti per il futuro del rapporto. Quali sono allora i modi per aiutare il primogenito a non sentirsi trascurato e quali gli errori da non commettere? Ecco 5 consigli dai quali prendere ispirazione. Come aiutare il primogenito? I consigli   Considerare negativa la sua gelosia. E’ fondamentale far capire che le preoccupazioni e la paura...

La psicoterapia online è efficace? O è preferibile optare per il metodo classico in presenza? Quali accorgimenti sono necessari per il paziente che si appresta a prendere una decisione?  Vediamo in questo articolo le opportunità, i vantaggi e gli svantaggi, e alcune riflessioni scaturite durante il primo lockdown del 2020. Il lavoro da remoto, le riunioni in modalità video e gli incontri di lavoro online hanno preso largamente piede nelle nostre vite professionali e private, a causa di ovvie ragioni sanitarie. Anche la psicoterapia online, prima utilizzata più raramente, è diventata di uso comune e spesso richiesta dai pazienti stessi. Psicoterapia Online - Un'introduzione storica e geografica Anche la comunità professionale degli psicologi e degli psicoterapeuti italiani si è attivata, con un impulso senza precedenti, per adeguarsi a questi cambiamenti, passando alla modalità “psicoterapia online” sia per i percorsi già in essere, sia per quelli di nuovo inizio. In altre parti del mondo infatti, la "telepsicologia" (definita come l'erogazione di servizi psicologici tramite tecnologie di telecomunicazione) è maggiormente diffusa. Qui da noi è stata utilizzata in passato prevalentemente in maniera occasionale soprattutto in caso di necessità (viaggi di lavoro, periodi all'estero, spostamenti, malattia, mobilità limitata, etc.) dalla maggior parte dei professionisti. Solo di recente,...

Quali sono i vantaggi del bilinguismo per la mente? “I confini del mio linguaggio sono i limiti del mio mondo” Ludwig Wittgenstein “Conoscere una seconda lingua significa possedere una seconda anima" Carlo Magno Vantaggi del bilinguismo Parlare più lingue e conoscere diverse culture può aiutare a viaggiare, a trovare lavoro, a essere competitivi nel mondo, a fare nuove amicizie. Ma non solo: molteplici studi indicano che l’introduzione precoce di una seconda lingua ha effetti importanti sull'architettura del pensiero, e sulla maturazione e lo sviluppo del cervello, in tutte le fasi della vita, sin dalla primissima infanzia fino alla terza età. Un filone di questi studi si è occupato proprio del bilinguismo, ovvero della padronanza di due diverse lingue, che comporta tra le altre cose una facoltà dell'individuo di poter effettuare con un semplice e automatico “switch” il passaggio da una lingua all'altra. I bilingue devono infatti costantemente scegliere i termini dall'uno o dall'altro dizionario, poiché entrambe (o più) lingue sono sempre “attive” nel cervello. Per questo motivo, la struttura delle aree cerebrali che gestiscono il linguaggio si conformerebbero e funzionerebbero in modo diverso rispetto ai monolingue. I numeri Il numero delle persone bilingue sembra essere raddoppiato dagli anni '80, e parallelamente aumentano gli sforzi della scienza per comprendere...