Psicoterapia, psicoanalisi, EMDR
Per momenti di crisi, crescita personale, difficoltà relazionali, autostima, rielaborazione di traumi

Cambiare punto di vista

cambiare punto di vista per gestire il conflitto - coppia che litiga

Cambiare punto di vista

Cambiare punto di vista, la propria prospettiva, talvolta è faticoso. “La ragione è dalla mia parte, l’altro ha torto, non mi capisce.” Questo accade perché ognuno di noi osserva la realtà a partire da premesse implicite, a partire da un’interpretazione dei fatti che dipende dai filtri (talvolta pregiudizi) legati alla nostra esperienza, alla cultura, al nostro sistema di valori: sono lenti con cui guardiamo alle cose che ci accadono.

L’importanza di cambiare il proprio punto di vista

Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo guardare il mondo sempre da angolazioni diverse. E il mondo appare diverso da quassù”.

Era il 1989 ed usciva al cinema L’attimo fuggente, film che per molte persone rappresenta un cult per la profondità dei temi trattati e dei suoi personaggi. Il Professor John Keating (Robin Williams), nella scena citata, invita i suoi studenti ad arrampicarsi sulla cattedra per trovare sempre nuove prospettive, per guardare le cose da punti di vista diversi. In psicologia, l’invito a cambiare il punto di osservazione del mondo è spesso utilizzato come aiuto quando non è possibile cambiare la realtà che si sta vivendo. L’adozione strategica di una prospettiva cognitivamente distanziata viene proposta per regolare le emozioni. Coinvolgere ad esempio una prospettiva in terza persona generalmente riduce l’intensità dell’affetto positivo e negativo nei confronti di un evento, e in più ha il potenziale di introdurre nuove informazioni che regolano appunto l’emozione.

Cambiare prospettiva per favorire l’adattamento

Partendo dal presupposto infatti, che chiunque nella vita debba accettare che non tutto possa andare come si desidera, diventa allora essenziale imparare a cambiare prospettiva e ad accettare che non c’è una verità né una felicità assoluta, ma tante, diverse e relative. Arrivare ad accettare una situazione che non si può cambiare non significa rassegnarsi ma piuttosto imparare a guardarla diversamente, con occhi nuovi e mente aperta. Importante è mantenere un approccio positivo perché il proprio punto di vista è spesso filtrato dallumore e questo determina la realtà che ci circonda.

Esatto, la realtà è più spesso soggettiva che oggettiva, proprio perché un evento può far scaturire diversi sentimenti a seconda del soggetto e del suo stato d’animo “a riposo”.

Relativizzare ciò che si vive, e dunque mettere in prospettiva un evento e adattare spesso il proprio punto di vista, fa sì che si entri il meno possibile in una spirale negativa. Il guardare la stessa situazione da un’altra prospettiva, può essere di grande aiuto nell’indicare la via per risolverla.

 

Cambiare punto di vista per gestire i conflitti

Dare un nome ed un’etichetta a ciò che ci circonda da un lato ci permette di “sopravvivere”, poiché ci consente di catalogare la realtà: questo è giusto, quello è sbagliato.

Dall’altro lato della medaglia, questo atteggiamento può trasformarsi in presunzione: la convinzione incrollabile che il mio modo di vedere le cose corrisponda effettivamente alla realtà, anziché rappresentarne solamente una sfaccettatura.

Come nasce un conflitto interpersonale

Due o più soggetti si scontrano quando vi è incompatibilità tra desideri, bisogni, obiettivi, aspettative. Solo un confronto cooperativo mirato ad un mutuo vantaggio permette di superare il disaccordo e di evitare il braccio di ferro. In ultima istanza, all’apice dell’escalation si può anche arrivare a sostituire il proprio beneficio con il desiderio di danneggiare l’altro, pur di “vincere”.

Ecco come nascono i conflitti, le incomprensioni, le guerre che sembrano impossibili da risolvere: con il partner, con il vicino di casa, tra genitori e figli. Se comprendiamo invece che anche la mappa con cui l’altro legge la realtà ha una sua logica e una sua motivazione, è possibile evitare che il disaccordo degeneri. Non solo: l’empatia e l’intelligenza emotiva permettono di ridurre la circolazione emozioni negative, con notevoli vantaggi sull’umore e quindi sulla qualità di vita.

Riuscire a cambiare punto di vista aiuta le relazioni sociali

La capacità di essere in grado di cambiare il proprio punto di vista e vedere le cose dalla prospettiva di qualcun altro è fondamentale non solo per l’autorealizzazione ma anche all’interno di qualsiasi relazione sociale e ancor più nel fronteggiare eventi conflittuali.

Provando a mettersi nei panni degli altri, sviluppando l’empatia e comprendendo le dinamiche che motivano i comportamenti altrui, si può diventare più compassionevoli verso se stessi e anche verso qualcuno che ci ha fatto anche del male.

Cambiare punto di vista – il video

Questo video illustra in modo efficace e commovente come si può cambiare punto di vista: un giovane uomo si reca al lavoro con crescenti livelli di nervosismo: un bambino gli taglia la strada, il traffico, il parcheggio, la coda al bar, l’attesa. Nel locale incontra uno sconosciuto che gli offre un paio di occhiali che gli permettono di vedere la realtà circostante da un punto di vista diverso.

Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai nulla. Sii gentile, sempre.
(attribuita a Platone)

 

L’importanza di cambiare punto di vista per vivere una vita più felice

Essere felici è una conquista, non un dato di fatto. Certo, questo potrebbe sembrare ovvio per molti, ma il punto è che dovremmo pensare a come renderci felici anziché attendere l’arrivo della felicità con atteggiamento attendista. Molti autori nel mondo della psicologia si sono occupati di felicità e di cosa fare per raggiungerla: non basta attendere la persona giusta, il lavoro giusto, o qualsiasi altra gratificazione che giunga dall’esterno: la felicità necessità di occhi per vederla.

L’idea di aspettare di essere felici si basa infatti sull’assunto che la felicità sia un qualcosa che ci viene donato dall’universo e si può solamente attendere di riceverla.

In un certo senso così lasciamo tutto nelle mani del destino, e non prendiamo davvero in mano le redini della nostra vita. Se non puoi cambiare le cose allora cambia il tuo punto di vista.

 

4 esercizi per cambiare punto di vista

  1. Prova a chiederti cosa farebbe un tuo amico nella stessa situazione o che consiglio ti darebbe.
  2. Sempre utile è provare ad osservare e quindi analizzare una situazione dall’alto, prendendo spazio dai dettagli. Con questo punto di vista scaturiscono emozioni più profonde e molta dell’importanza dell’ego viene drammaticamente ridimensionata diventando molto più gestibile.
  3. Un esercizio, semplice e da fare anche in casa, che può aiutare è cambiare lato del letto. Avete mai provato a invertire il lato con il vostro partner? La stanza sembra completamente diversa sebbene ovviamente sia la stessa e il letto si trovi esattamente nello stesso punto.
  4. Dedicati ad altro e distraiti. Fai prendere aria ai pensieri. Tendenzialmente prova a fare qualcosa di molto semplice che ti aiuti a riportare a terra i pensieri e a renderli più accessibili.

 


Se imparare a cambiare punto di vista fa parte dei tuoi propositi, a questo link puoi leggere l’articolo “come mantenere i buoni propositi“.

Tags: