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La filosofia Kintsugi (letteralmente: "riparare con l'oro") l'abbiamo importata dalla cultura orientale giapponese. Come mai sentiamo sempre più il bisogno di estendere le nostre riflessioni alle filosofie orientali? Scopriamolo in questo articolo. Cos'è il Kintsugi e qual è la sua valenza filosofica? Il Kintsugi è un'antica arte o pratica giapponese che consiste nel riparare il vasellame rotto riunendo i cocci con un collante naturale misto a metalli preziosi (dell'oro liquido): il materiale prezioso funziona da collante per rimettere e tenere insieme i cocci, i frammenti dell'oggetto che si è spaccato. Ne consegue che l'oggetto ne viene impreziosito, non solo per il materiale utilizzato, ma anche per la bellezza estetica che viene ridonata.  Si tratta quindi di una vera e propria arte che solo in secondo luogo ha uno scopo pratico, ovvero quello di poter riutilizzare gli oggetti rotti. La pratica del Kintsugi è però anche una filosofia di vita: se noi ci consideriamo degli "oggetti" che possono rompersi o creparsi, a causa di eventi di vita dolorosi, fallimenti o sogni infranti, abbiamo la possibilità di rimettere insieme i cocci ed evolverci, rilanciarci verso uno stato trasformato di crescita interiore: ciò che era negativo diventa prezioso e unico al mondo. La filosofia Kintsugi nel mondo...

"Un altro giro di giostra" è l'ultimo libro scritto dal giornalista Tiziano Terzani (1938-2004), uscito nel 2004. È un libro che descrive gli ultimi viaggi di Terzani (da New York all'Asia) alla ricerca di una cura per il cancro che lo colpì personalmente; ma è anche, e soprattutto, uno straordinario viaggio alla ricerca del Sé. Ecco alcuni estratti: La strada giusta “Cercando, ho forse trovato la cura perfetta per il mio cancro? Certo no, ma almeno ora son sicuro che quella cura non esiste, perché non esistono scorciatoie a nulla: non certo alla salute, non alla felicità o alla saggezza. Niente di tutto questo può essere istantaneo. Ognuno deve cercare a modo suo, ognuno deve fare il proprio cammino, perché uno stesso posto può significare cose diverse a seconda di chi lo visita. Quel che può essere una medicina per l'uno può essere niente o addirittura un veleno per l'altro.” “Oggi tutto è diventato come il caffè in polvere: istantaneo, e con ciò niente è più veramente particolare o prezioso.” “Versi di un monaco zen coreano del secolo scorso: Non chiedere di avere una salute perfetta, sarebbe avidità. Fai della sofferenza la tua medicina, e non aspettarti una strada senza ostacoli Senza quel fuoco la tua luce si spegnerebbe. Usa della tempesta per liberarti.” “Quello, anche...

Musica per il buonumore: Jacob Jolij (professore di psicologia cognitiva e neuroscienze dell'università di Groningen, Paesi Bassi), autore di diversi studi sugli effetti psicologici e neurologici della musica, ha stilato di recente una interessante classifica. Attraverso la creazione di una equazione che considera contemporaneamente il tempo, la chiave musicale di un brano e il suo testo, gli è stato possibile individuare le canzoni pop che negli ultimi 50 anni hanno generato più benessere negli ascoltatori. Musica che da la carica: In assoluto, la prima classificata tra le canzoni per il buonumore è: "Don't Stop Me Now" brano capolavoro cantato dall'indimenticabile Freddie Mercury, leader dei Queen (anno 1978). Secondo la ricerca, la canzone è in grado di modificare anche il battito cardiaco, elevandone la frequenza. Canzoni per il buon umore: le caratteristiche Gli elementi dell'equazione che devono essere presenti in un brano per farci stare bene sarebbero il tempo tra i 140 e i 150 battiti al minuto, la tonalità in "maggiore" e un testo senza significati malinconici o nostalgici, ma con contenuti positivi o neutri o senza un senso particolare. Effetti della musica sul nostro umore: Sembra che tali effetti positivi siano legati al rilascio di ossitocina e di endorfine, e non viene difficile crederlo ascoltando queste playlist! Musica per il...

L'EMDR funziona? Come funziona la terapia EMDR? Spesso sento pormi queste domande da pazienti, colleghi che non la praticano e anche da conoscenti che non lavorano nell'ambito della psicologia ma ne hanno sentito parlare. Vediamo in questo articolo alcune domande frequenti su EMDR come funziona, quali sono le sue basi scientifiche e in quali casi si può utilizzare. EMDR come funziona? Sempre più utilizzata dagli psicoterapeuti, e ormai nota anche al grande pubblico, la terapia EMDR (Eye Movement Desensitization & Reprocessing – desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari), è un approccio psicoterapeutico strutturato, riconosciuto dall'Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2013 come trattamento d'elezione per la cura di eventi traumatici. La terapia EMDR viene utilizzata anche per il trattamento di svariati sintomi collegati ad esperienze negative di vita, e non solo. Vediamo tutte le domande più comuni relative alla terapia EMDR. Terapia EMDR: come funziona? La terapia EMDR utilizza la stimolazione bilaterale alternata (oculare, tattile o acustica), somministrata da uno psicoterapeuta esperto, per rielaborare il ricordo dell'esperienza che è stata negativa o traumatica da un punto di vista emotivo. Nel corso della/e seduta/a con il metodo EMDR, i ricordi vengono "desensibilizzati", ovvero perdono la loro potenza negativa, indipendentemente da quanto tempo è trascorso dall'evento originario disturbante....

CIBO E PSICHE: oggi trattiamo la tematica riguardante l'alimentazione e il benessere psicofisico. Vi allego a tal proposito la mia intervista rilasciata per il sito web Corsocomofood.com, dal titolo: "Il cibo che fa bene alla psiche! Perché bisogna imparare a godere della buona tavola": 1) Che effetti ha sulla psiche mangiare bene? Può essere considerato un antidepressivo? Mangiare bene fa bene, come svolgere qualsiasi tipo di attività piacevole. Tutte le attività che danno piacere coinvolgono, attraverso un effetto biochimico, il “centro del piacere/della gratificazione” nell'ipotalamo, una piccola regione che si trova nel nostro cervello, provocando una sensazione piacevole a breve o a medio termine. C'è l'aspetto del gusto, della presentazione di un piatto bello da vedere, e anche della sua preparazione, che per molte persone rappresenta un'attività piacevole. Forse affermare che il buon cibo può fungere da antidepressivo a tutti gli effetti è un'affermazione un po' forte. Anche se è innegabile che “mangiare bene” (che spesso equivale a “sano”) ha un effetto positivo per il corpo e per lo spirito a tutti gli effetti. È più corretto affermare che ci sono alcuni alimenti che, se assunti con regolarità, possono essere utili nella prevenzione dei disturbi dell'umore. È sicuramente utile: evitare il cibo-spazzatura (junk food); evitare cibi...

Un esempio di sublimazione: i Rolling Stones pubblicano "Paint It Black" nel 1966. La canzone fu scritta da Mick Jagger, Keith Richards e Brian Jones e il testo è incentrato sulla sofferenza di un uomo che ha visto morire la propria donna. Alcuni pareri sostengono che lo spunto per il contenuto sia autobiografico. Attraverso la musica, così come attraverso qualsiasi forma di arte, è possibile trovare una strada per affrontare il difficile compito dell'elaborazione di un dolore, una perdita o di un grave lutto? Paint it Black come esempio di sublimazione La canzone offre un ottimo esempio di sublimazione della rabbia e del dolore in una forma di arte o di un'attività intellettuale. Questo processo psichico effettivamente rappresenta uno dei tentativi più evoluti dell'essere umano per cercare di elaborare un dolore profondo e inesprimibile, e di trasformarlo, se possibile, in creatività vitale e quindi raggiungere l'ultima fase dell'elaborazione del lutto, che è quella dell'accettazione. Significato della sublimazione secondo l'approccio psicoanalitico Quello della sublimazione è un concetto chiave. Ce ne parla Sigmund Freud lungo tutta la sua opera. Si tratta di un meccanismo di difesa tramite il quale trasformiamo gli istinti o desideri socialmente inaccettabili (generalmente quelli sessuali o aggressivi) in comportamenti culturalmente accettabili e/o in...

La fine è il mio inizio: alcuni spunti, oggi più che mai attuali, dal saggio di Tiziano Terzani. Alcuni provocatori, altri commoventi, altri ancora di una sincerità che ferisce. Ne "La fine è il mio inizio" Tiziano Terzani racconta ai figli Folco e Saskia, e a noi tutti, la sua esperienza di vita, ci lascia in eredità le sue riflessioni sull'uomo moderno, sulla sua spiritualità e sulla società in cui viviamo. “Ah, Saskia, è bello che sei venuta a trovarmi. E ricordati, io ci sarò. Ci sarò, su nell'aria. Allora ogni tanto, se mi vuoi parlare, mettiti da una parte, chiudi gli occhi e cercami. Ci si parla. Ma non nel linguaggio delle parole. Nel silenzio.” Tiziano Terzani, La fine è il mio inizio "La fine è il mio inizio" è un profondissimo lascito scritto da Tiziano Terzani, giornalista fiorentino diventato cittadino del mondo. Terzani condivide in quest'opera il suo viaggio interiore mentre affronta il cancro, la malattia che è stata per lui terminale. Nel corso del testo, Terzani ci porta con lui alla scoperta del significato della vita e della morte, esplorando profonde riflessioni esistenziali, sulla spiritualità, sul senso della vita e del vivere in comunità. Ci guida attraverso le sue esperienze personali, rendendoci partecipi...

Stress da matrimonio: tante cose da fare e un grande cambiamento da affrontare. Come affrontare i preparativi e superare l'ansia e lo stress da matrimonio? di Angela Altomare con la consulenza della dott.ssa Chiara Venturi, psicologa e psicoterapeuta La lista degli invitati da stilare, la cerimonia da organizzare, le bomboniere da scegliere così come gli addobbi in chiesa, il vestito da sposa, il trucco. E poi c’è la casa da arredare e tante altre cose alle quali pensare prima di arrivare al giorno del fatidico sì. Ma attenzione allo stress da matrimonio! Ad andare in crisi a volte quando ci si prepara ad affrontare il grande passo non sono solo le nostre tasche, ma anche il rapporto a due. Spesso il periodo che precede il matrimonio viene vissuto dai futuri sposi all’insegna dell’ansia da matrimonio e della tensione. Le ripercussioni sul rapporto di coppia naturalmente non mancano, così il sogno di “due cuori e una capanna” a volte rischia di trasformarsi in un vero e proprio incubo. Matrimonio e stress da preparativi Perché il matrimonio può essere vissuto come un evento molto stressante? Lo stress matrimoniale dei preparativi - spiega la dottoressa Venturi - è legato alle aspettative rispetto al grande giorno, che gli sposi...

Cambiare punto di vista, la propria prospettiva, talvolta è faticoso. "La ragione è dalla mia parte, l'altro ha torto, non mi capisce." Questo accade perché ognuno di noi osserva la realtà a partire da premesse implicite, a partire da un'interpretazione dei fatti che dipende dai filtri (talvolta pregiudizi) legati alla nostra esperienza, alla cultura, al nostro sistema di valori: sono lenti con cui guardiamo alle cose che ci accadono. L’importanza di cambiare il proprio punto di vista “Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo guardare il mondo sempre da angolazioni diverse. E il mondo appare diverso da quassù”. Era il 1989 ed usciva al cinema L’attimo fuggente, film che per molte persone rappresenta un cult per la profondità dei temi trattati e dei suoi personaggi. Il Professor John Keating (Robin Williams), nella scena citata, invita i suoi studenti ad arrampicarsi sulla cattedra per trovare sempre nuove prospettive, per guardare le cose da punti di vista diversi. In psicologia, l’invito a cambiare il punto di osservazione del mondo è spesso utilizzato come aiuto quando non è possibile cambiare la realtà che si sta vivendo. L'adozione strategica di una prospettiva cognitivamente distanziata viene proposta per regolare le emozioni. Coinvolgere ad esempio...