Le domande di Natale
Le domande di Natale - di Luigi Nacci Ti capita mai, nelle sere di dicembre, dentro il soggiorno poco illuminato, di avere paura? Paura che rimanga poco tempo, che il buio ingoierà ogni cosa, che ingoierà anche te, che i propositi per l’anno nuovo non facciano la fine dei propositi dell’anno passato? Ti capita di avere paura che arrivino i giorni delle feste, che i parenti durante i pasti senza fine, tra una portata e l’altra, ti dicano che sei invecchiato, e che quella vecchiaia ad un tratto tu te la senta addosso, come un vestito che non può essere tolto? Ti capita di avere paura che arrivi il primo giorno di gennaio, e poi tutti i giorni di gennaio, e tutti i giorni dei mesi successivi, che tutti quei giorni futuri ti sembrino più di quelli sanciti dal calendario, una schiera inaffrontabile di giorni, un esercito imbattibile? E non ti capita, anche, di pensare che di tutte queste paure – unite alla paura della scomparsa dei tuoi cari e alla paura (impensabile) della tua scomparsa – non si parli mai? In televisione, per radio, su Facebook, nelle strade pedonali dello shopping, nel bar dell’aperitivo, tutti a parlare del regalo da fare...